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Oltre 17mila visitatori in maggioranza leccesi

03/07/2019

Oltre 17 mila visitatori per Santa Croce in meno di due anni, e la maggior parte sono leccesi.

Spiega Elvino Politi, responsabile dell’associazione delle guide turistiche, che ha accompagnato i visitatori sui ponteggi, in gruppi di quattro. A conclusione del progetto, sono stati riempiti due volumi di firme, consigli, apprezzamenti.

Domenica sarà tolto il velo con l’immagine tridimensionale, con rilievo laser scanner, ma rimarrà l’impalcatura che potrà essere smontata nel giro di qualche settimana e non più accessibile ai visitatori di Santa Croce.

“E’ stato un’emozionante lavoro di squadra dall’inizio alla fine” ha ribadito Valentino Nicolì (il titolare dell’impresa Nicolì S.p.A.); “Uno dei pochi cantieri per il quale ci viene chiesto di non smontare” ha aggiunto l’architetto Giovanna Cacudi della Soprintendenza.

“E’ stato difficile reperire notizie sul cantiere dell’intervento negli anni Ottanta.

L’intervento è stato condotto secondo le conoscenze dell’epoca, utilizzando il silicato di etile che confliggeva con la natura calcarenitica della pietra leccese; infatti creava un elemento di chiusura per le migrazioni dei sali, provocando sollevamenti.

E’ stato necessario procedere a numerose analisi per verificare la quantità di silicato presente”.

“Un altro problema è stato il consolidamento statico – chiarisce Giovanna Cacudia causa della presenza del doppio ordine di barre non zincate.

Con la dilatazione termica e le microfissurazioni hanno consentito l’ingresso dell’umidità: le barre sono gonfiate e hanno spaccato la pietra”.

Domenica saranno proiettate slide che consentiranno di fare un confronto tra la situazione precedente ed il restauro finale dell’intervento, nell’ambito di un power point.

“Ma non anticipiamo altro – conclude l’architetto Cacudi – per non svelare tutte le sorprese, che saranno tante e tutte emozionanti”.

La Gazzetta del Mezzogiorno - Gazzetta di Lecce

03 Luglio 2019